mercatino rionale

Non ho saputo resistere né al bel sole né alle bancarelle del mercatino rionale.
Mi sono davvero divertita anche se sono tornata a casa con il borsellino vuoto.

Un euro, la mia tassa giornaliera, al vecchietto che è sempre lì, vicino al semaforo, sia se piove che se c'è il sole, in ogni ora del giorno, forse anche di notte, ma questo non lo posso dire perché di notte non vado mai in giro. 

Non ho saputo resistere alla radiolina arancione, il mio colore preferito insieme al rosso, anche se di radioline ne ho pieno un cassetto, e così metà di quanto avevo se ne è volatilizzato senza nemmeno contrattare sul prezzo, perché contrattare non lo so proprio fare. 

Ho continuato il mio giro lasciandomi stordire dagli strilli degli ambulanti, amo il rumore perché annulla i miei acufeni, e assaporando il toast farcito che a viva forza un simpatico ragazzino mi ha posto tra le mani al modico prezzo, ha detto lui, di due euro.

Ho continuato il mio giro senza pensare né a quanto avevo già speso é a quanto mi era rimasto nel borsellino, così quando ho visto quel delizioso carrettino siciliano non ho pensato su due volte a prenderlo per la mia vicina che fa collezione di carrettini siciliani e così metà dei miei averi è passato nelle mani della grassona (siciliana?) che con minuzia di particolari mi ha descritto come era stato costruito.

E no! alla torta di mirtilli non potevo proprio rinunciare e poi quella bella fetta per solo due euro era davvero un affare!

La bancarella dei libri usati mi ha ha fatta prigioniera non so dire per quanto tempo, però alla fine sono stata ben ripagata perché ho trovato il famoso libro di un mio antenato che da tempo cercavo, anche se poi mi è costato la metà di quello che avevo ancora.

Il musetto sporco di cioccolato di un bimbetto che si lasciava trascinare passivamente dalla mamma che chiacchierava senza posa con una sua amica senza badargli minimamente, mi ha fatto venire voglia di gelato e così con due euro ho sporcato la mia camicetta di cioccolato ( questa è la differenza tra piccoli e grandi).

Beh! ho un po' di vergogna a dirlo, ma sai come ho speso l'altra metà di quello che mi era rimasto nel borsellino? Ho comperato un fermacapelli. Ma cosa me ne faccio io di un fermacapelli se i miei capelli non superano mai il mezzo centimetro?

E a questo punto ho deciso di rientrare ed ho dato l'ultimo euro che mi era rimasto al vecchietto che era ancora lì, al semaforo.

Una volta a casa mi sono messa a tavolino a far di conto, volevo proprio sapere quanto in tutto avevo speso e quanto mi era costato ogni mio acquisto. Mi aiuti?
 




spiegazione