il mio stomaco reclama

Ho iniziato a raccogliere materiale e a scrivere appunti per un nuovo libro-foto per il più piccolo dei miei nipotini.
Alle quindici la mia scrivania era letteralmente invasa da vecchie foto, i tasti del PC ustionavano i miei polpastrelli, la mia testa rimbombava di vecchi ricordi e lo stomaco chiedeva la sua parte giornaliera.
La mia dispensa forniva un uovo, una mezza bottiglia di latte, due foglie, 2, di prezzemolo, una busta di parmigiano grattugiato ammuffito, e quindici, 15, spaghetti.



Essendo una Internet dipendente, ho cominciato a cercare in rete una ricetta che mi facesse venir voglia di cucinare e di mangiare.
Ne ho trovata una davvero carina per cui ho deciso di trascriverla, asta e calamaio, sul mio ricettario.
Non lo avessi mai fatto, ho perduto un bel po' di tempo, a scapito del mio stomaco, per decidere se era  corretto scrivere il tuorlo è bianco o il torlo è bianco.
Bah! Alla fine ho bevuto il latte e sono ritornata alle mie foto.
Finirò di scrivere la ricetta quando avrò risolto l'enigma.


soluzione