Io mi metto in un angolino a contare 1, 2, 3 , 4, ...
Ad ogni numero che dico tu devi muoverti e passare in una stanza attigua.
UNO DUE TRE
Fermati! Non ti muovere dalla stanza in cui sei!
No, non stai in cucina, allora sai che faccio chiudo la cucina e tu in cucina non potrai più entrare. E poichè son certa che non ti trovi neanche nella stanza della musica, chiudo anche questa.
Sto per riprendere a contare: ad ogni numero che dico devi passare in una stanza attigua. Per continuare a giocare
Comodamente seduta sul divano bevevo lettera dopo lettera l'ultima avventura del mio eroe quando un'acre odore di bruciato mi ricordò che avevo il ragù sul fuoco e la pasta a lessare da un bel po'.
Mi alzai di scatto lasciando cadere il libro per terra e , senza togliere gli occhiali da lettura, corsi in cucina.
Spensi i fornelli e mentre, investita da un caldo vapore, scolavo la pasta, sentii uno strano scricchiolio alle spalle.
Mi voltai e, attonita, vidi un uomo attraversare la cucina.
Il secco rumore della porta che veniva chiusa calmò il mio tremore.
Mi sedetti confusa cercando di dare un certo ordine all'accaduto e, stranamente, mi accorsi di non essere in grado di descrivere l'uomo che aveva attraversato la mia cucina.
Non c'è stata una sola bancarella pressa la quale non ci siamo fermate e comperato qualcosa.
Carichi di pacchetti e pacchettini ce ne stavamo tornando contente a casa quando siamo state attratte da un vistoso e stravagante cappellino che riempiva tutta la vetrina di un lussuoso negozio e in coro abbiamo esclamato quello lo voglio! e, senza pensarci, ci siamo precipitate all'interno del negozio.
Civettando davanti ad uno specchio ce lo siamo conteso l'un l'altra e alla fine, da buone amiche, abbiamo deciso di comperarlo in società, anche per alleggerirci un po' da un lieve senso di colpa che questa nostra bizzarria ci veniva a costare: 450 euro.
Ora non ricordo bene, mi sembra che Anna abbia sborsato una somma uguale o inferiore a quella data da me e Grazia.
Io invece ho dato una somma uguale o inferiore alla metà di quella data da Anna e Grazia.
Infine Grazia ha contribuito alla spesa con un importo inferiore o uguale a 1/5 di quanto è stato pagato da me e Anna insieme.
da web
Insomma quanto è costato a ciascuno di noi quel vistoso e stravagante cappellino che nessuno di noi ha mai messo?
E ... Nicola sognava di essere attorniato da cinque banditi.
Gli avevano ripulito ben bene le tasche, avevano preso il suo orologio e la catenina d'oro che non aveva tolto dal giorno della sua Prima Comunione ed ora, ridendo da ubriachi gli stavano passando una corda intorno al collo decisi a impiccarlo al ramo della maestosa quercia.
La moglie, stesa accanto lui, lo guardò perplessa, lui sudava e si agitava.
Prese il fazzoletto che era sul comodino e glielo passò delicatamente sul collo.
Nicola ebbe un guizzo e cessò di respirare.
Non trovi che ci sia qualcosa di assurdo in questo scritto?
Quale delle alternative seguenti conclude in modo corretto il ragionamento? il signor XYZ pratica uno sport non si può sapere con sicurezza se il signor XYZ pratica uno sport o meno il signor XYZ è un accanito tifoso Clicca col tasto sinistro del mouse sulla risposta esatta
Sostituire le lettere da A ad I con i numeri da 1 a 9 in modo che sia
1.A < C ; D < E < F < G ; H < I
2. la somma dei numeri scritti nei vertici del quadrato rosso risulti uguale alla somma dei numeri scritti nei vertici del quadrato azzurro aumentata della somma dei numeri scritti nei vertici del quadrato verde.
E vado su e giù con la nuova motozappa a rivoltare le zolle di quel quadratino di terra, 20 metri di lato, dove pianterò pomodori, ne sento già il profumo.
Domani preparerò la terra per le rose.
Oggi ho impiegato quattro ore, quanto impiegherò domani visto che per le rose ho a disposizion solo un quadratino di 5 metri di lato?
Siedo in riva a un laghetto artificiale, di forma quadrata, seguendo il dondolare di una canna di palude che dal fondo si innalza ritta, al centro del laghetto, uscendo dall'acqua di 1 metro.
Con una cordicella riesco a catturare la cima della canna che tiro verso di me, così che essa raggiunge esattamente il punto medio del lato in cui mi trovo. Chissà quanto è profondo il laghetto!
P.S. Mi sono presa la briga di misurare il lato del laghetto e posso dirti che misura 10 metri.
Non ho saputo resistere né al bel sole né alle bancarelle del mercatino rionale. Mi sono davvero divertita anche se sono tornata a casa con il borsellino vuoto.
Un euro, la mia tassa giornaliera, al vecchietto che è sempre lì, vicino al semaforo, sia se piove che se c'è il sole, in ogni ora del giorno, forse anche di notte, ma questo non lo posso dire perché di notte non vado mai in giro.
Non ho saputo resistere alla radiolina arancione, il mio colore preferito insieme al rosso, anche se di radioline ne ho pieno un cassetto, e così metà di quanto avevo se ne è volatilizzato senza nemmeno contrattare sul prezzo, perché contrattare non lo so proprio fare.
Ho continuato il mio giro lasciandomi stordire dagli strilli degli ambulanti, amo il rumore perché annulla i miei acufeni, e assaporando il toast farcito che a viva forza un simpatico ragazzino mi ha posto tra le mani al modico prezzo, ha detto lui, di due euro.
Ho continuato il mio giro senza pensare né a quanto avevo già speso é a quanto mi era rimasto nel borsellino, così quando ho visto quel delizioso carrettino siciliano non ho pensato su due volte a prenderlo per la mia vicina che fa collezione di carrettini siciliani e così metà dei miei averi è passato nelle mani della grassona (siciliana?) che con minuzia di particolari mi ha descritto come era stato costruito.
E no! alla torta di mirtilli non potevo proprio rinunciare e poi quella bella fetta per solo due euro era davvero un affare!
La bancarella dei libri usati mi ha ha fatta prigioniera non so dire per quanto tempo, però alla fine sono stata ben ripagata perché ho trovato il famoso libro di un mio antenato che da tempo cercavo, anche se poi mi è costato la metà di quello che avevo ancora.
Il musetto sporco di cioccolato di un bimbetto che si lasciava trascinare passivamente dalla mamma che chiacchierava senza posa con una sua amica senza badargli minimamente, mi ha fatto venire voglia di gelato e così con due euro ho sporcato la mia camicetta di cioccolato ( questa è la differenza tra piccoli e grandi).
Beh! ho un po' di vergogna a dirlo, ma sai come ho speso l'altra metà di quello che mi era rimasto nel borsellino? Ho comperato un fermacapelli. Ma cosa me ne faccio io di un fermacapelli se i miei capelli non superano mai il mezzo centimetro?
E a questo punto ho deciso di rientrare ed ho dato l'ultimo euro che mi era rimasto al vecchietto che era ancora lì, al semaforo.
Una volta a casa mi sono messa a tavolino a far di conto, volevo proprio sapere quanto in tutto avevo speso e quanto mi era costato ogni mio acquisto. Mi aiuti?
Dio gli accordò un sesto della vita per l'infanzia
vi aggiunse un dodicesimo perché le sue guance si coprissero della peluria dell'adolescenza
per un settimo fece brillare per lui la fiamma d'Imene
dopo cinque anni di matrimonio gli diede un figlio, ahimè!, unico ed infelice bambino al quale la Parca non permise di vedere che la metà della vita di suo padre
durante quattro anni ancora consolando il suo dolore con lo studio delle cifre, Diofanto raggiunse infine il termine della sua vita
Distesa supina, occhi chiusi, ho atteso il primo rintocco della campana della chiesetta che orgogliosa fa sfoggio del suo alto campanile proprio di fronte alla mia stanzetta in quell'alberguccio sperduto tra le valli innevate.
Grande è stata la mia meraviglia quando di rintocchi, nello stesso istante, ne ho sentiti tre ... tre campane in una sola volta e sono ritornata bambina!
Le tre campane hanno continuato i loro rintocchi a intervalli sempre uguali:
la prima ogni 25 secondi
la seconda ogni 29 secondi
la terza ogni 33 secondi
e così
la prima ha smesso di suonare dopo meno di mezz'ora
la seconda ha continuato per altri 18 secondi
la terza per altri 21 secondi.
Per quanti secondi mi hanno allietata con il loro suono ciascuna campana?
Quando sono di malumore, e per fortuna non accade troppo spesso, faccio shopping.
Oggi ho fatto un giretto per i negozietti del mio quartiere dove conosco tutti e tutti mi conoscono.
Sono andata prima in merceria per comperare un paio di calze.
Al momento di pagare mi sono accorta di non avere con me i 10 € richiesti, allora ho chiesto in prestito una somma pari a quella che avevo.
Pagate le calze sono andata al negozietto a fianco dove da giorni avevo adocchiato un paio di pantofoline rosso corallo. Anche qui mi son fatta prestare una somma pari a quella che avevo in tasca.
Ho pagato i 10 €, costo delle pantofoline, e sono andata di corsa nel negozio di abbigliamento dove da tempo avevo fatto mettere da parte un paio di pantaloncini da 10 €.
Ovviamente questo acquisto l'ho fatto allo stesso modo, però poi me ne sono tornata mogia mogia a casa perché non mi era più possibile, in nessun negozietto, applicare questa tattica.
Siamo tutti telepatici, anche tu e fallo vedere ai tuoi amici.
Costruisci cinque tavolette di colore diverso riportando su di una facciata i numeri delle tavolette che vedi nel disegno.
Le consegni ad un amico invitandolo a pensare un numero da 1 a 30 (costruendo più tavolette puoi giocare con numeri più grandi) e a cercare sulle tavolette il numero che ha pensato (massimo silenzio e concentrazione!).
Fatti restituire le tavolette non contenenti il numero e .... il gioco è fatto!
Mi raccomando, un po' di sceneggiata non fa male ...
Ed eccoli, gongolanti, lanciando in aria i loro pacchettini di caramelle, andare incontro ai loro amici.
Dario, senza pensarci su tanto, distribuisce le sue 84 caramelle, in modo equo, tra i loro amici ma ne avanzano un bel po'.
Daniele, che di caramelle ne ha 35, vuol fare la stessa cosa. Gli chiede le caramelle avanzate, così potrà fare una distribuzione equa.
Ma anche Davide vuol dare le sue caramelle e se Dario gli regalerà quelle avanzate potrà , insieme alle sue 18, dare anche lui a ciascun amico lo stesso numero di caramelle.
Dario, che non vuol far torto né all'uno né all'altro dei fratelli, incomincia a scartare e mangiare le caramelle avanzate.
Mentre metto in ordine la dispensa mi accorgo che il barattolo contenente i cioccolatini è vuoto.
Birbanti!
E me la prendo con Paola criticando aspramente il modo con cui educa i suoi figli.
Basta!
Ci vuole una punizione esemplare!
Ed eccoli tutti e quattro, Andrea, Giacomo, Luca e Matteo, sguardo basso, davanti a noi.
- E' stato Giacomo! - piagnucola Andrea.
- E' stato Matteo! - bisbiglia Giacomo.
- Non sono stato io! - strilla Luca.
- Giacomo mente! - afferma Matteo e mi guarda dritto negli occhi.
Io sono convinta che uno di loro, ed uno solo, ha detto il vero, mentre Paola è convinta che uno, ed uno solo, ha detto il falso.
Clicca col sinistro del mouse sulla risposta esatta.
Chi è stato a prendere i cioccolatini secondo me?
Andrea Giacomo Luca Matteo
Chi è stato a prendere i cioccolatini secondo Paola?
Qual è l'essere che cammina ora a due gambe, ora a tre, ora a quattro e che, contrariamente alla legge generale, più gambe ha più mostra la propria debolezza?
Ho iniziato a raccogliere materiale e a scrivere appunti per un nuovo libro-foto per il più piccolo dei miei nipotini.
Alle quindici la mia scrivania era letteralmente invasa da vecchie foto, i tasti del PC ustionavano i miei polpastrelli, la mia testa rimbombava di vecchi ricordi e lo stomaco chiedeva la sua parte giornaliera.
La mia dispensa forniva un uovo, una mezza bottiglia di latte, due foglie, 2, di prezzemolo, una busta di parmigiano grattugiato ammuffito, e quindici, 15, spaghetti.
Essendo una Internet dipendente, ho cominciato a cercare in rete una ricetta che mi facesse venir voglia di cucinare e di mangiare.
Ne ho trovata una davvero carina per cui ho deciso di trascriverla, asta e calamaio, sul mio ricettario.
Non lo avessi mai fatto, ho perduto un bel po' di tempo, a scapito del mio stomaco, per decidere se era corretto scrivere il tuorlo è bianco o il torlo è bianco.
Bah! Alla fine ho bevuto il latte e sono ritornata alle mie foto.
Finirò di scrivere la ricetta quando avrò risolto l'enigma.
